Di Martina Belelli
Una giovane poetessa viene ricoverata in un reparto psichiatrico dopo un tentativo di auto avvelenamento. L’abuso farmaceutico la conduce al ricovero in stanza 8. All’interno del reparto, la poetessa conosce molti pazienti, dottori e infermieri e tramite la poesia, esce 24 giorni dopo. Descrivendo stati d’animo, luoghi e spazi del reparto, la poesia trova il suo spazio privato e pubblico e diventa un’ancora di salvezza e di autocoscienza.