Durante il festival della follia nel parco della Certosa Reale, i buskers sono come piccole voci di anime incastonate nella memoria e nel tempo della storia. Il loro essere affiora come un tributo alla tradizione e all’arte senza tempo. Le loro performance, senza amplificazione, sono un’ode alla semplicità e all’autenticità. Il festival è un’occasione per celebrare questa forma d’arte, con artisti e musicisti che riempiono l’aria con note dolci e melodie coinvolgenti. Il progetto chitarra e voce o simili si inserirebbe perfettamente nell’atmosfera del festival, offrendo un’esperienza intima e coinvolgente per il pubblico.
Stefano Casetta