Di Mauro Ermanno Giovanardi
Ecco, in questo titolo dal sapore vagamente wertmülleriano, c’è tutta l’essenza di questa serata. Un verso di una canzone firmata da Pasolini/Modugno, il titolo di una raccolta di poesie della Merini, e lo zampino di Shakespeare. Perché un amico scrittore mi raccontò che in realtà Pasolini per il testo di “Cosa Sono Le Nuvole” non scrisse proprio tutto. Alcuni passaggi li prese direttamente da l’Otello. E proprio il verso “Tutto il mio folle amore”, non arriva direttamente dalla penna dello scrittore friulano ma da quella del drammaturgo inglese. Una serata preparata appositamente per questa edizione del FòlFest è un mix, un continuo gioco di parole, che si rincorrono, si mischiano e si confondono in un insolito Cabaret del Cuore. E soprattutto cerca di dare delle risposte alla domanda iniziale. Come un ninfomane emozionale cercherò, per quanto mi è possibile, di trasportarvi in questo viaggio in versi.