IL FESTIVAL

Ma siamo realmente riusciti ad abbattere noi e loro, noi-con-loro, loro-con-noi, la BARRIERA che inizialmente ci separava, rendendoci gestori della normalità e incapaci di capire la follia? Abbiamo veramente rimescolato i nostri mondi, il nostro e il loro, la nostra e la loro maniera di vivere? Li abbiamo sufficientemente resi sani e liberati, ci hanno sufficientemente angosciati e fatti impazzire? Certamente non ancora, e mai abbastanza.

Enrico Pascal

La Collegno Fòl Fest è la prima festa interamente dedicata alla salute delle menti, nel segno dell'inclusione e della cittadinanza, organizzata per sostenere la lotta allo stigma verso il disagio e la malattia mentale e per sensibilizzare ognuno di noi. La condivisione partecipata, del desiderio di contribuire a una società più inclusiva e meno stigmatizzante, dà inizio a una contro-narrazione sul tema della diversità e del disagio psichico, che prende forma in Fòl Fest e anima siti strategici e simbolici della Città di Collegno, coinvolti in un processo di ri-semantizzazione e ri-appropriazione a opera dell’intera comunità collegnese. “Non esistono santi di mente”. Questa edizione si riconosce in una frase scritta da un paziente su uno dei muri dei padiglioni del manicomio di Collegno e che appare nel documentario Sogno Matto, di Antonio D’Aquila, in programma il 13 maggio (anniversario della promulgazione della Legge che porta il nome di Franco Basaglia), che racconta la storia di Enrico Pascal, psichiatra “contestatore”, fautore del superamento dei manicomi e tra i fondatori dei primi Centri di Salute Mentale sul territorio torinese tra gli anni ’60 e ’90 del Novecento. La frase è diventata il claim dell’edizione 2024 che ha due caratterizzazioni: anzitutto vuole rendere omaggio a Pascal e alla sua esperienza all’insegna dell’assistenza psichiatrica fuori dalle strutture di contenimento, che ne fa prima un pioniere e poi un convinto attuatore della Legge 180/78. L’altra figura che caratterizza questa edizione, e che ci ha dato l’ispirazione per l’immagine e la grafica, è Pietro Augusto Cassina, artista torinese, internato a Collegno nella prima metà del secolo scorso. Pittore non convenzionale, per scelta sempre lontano dai circuiti artistici, da accademie e gallerie, oggi è riconosciuto come “maestro”, nella storia dell’arte del Novecento. In programma la mostra Pietro, sé dipinge nella furia della vita. 

Sfogliate il programma e poi scopritelo giorno per giorno, negli spazi della Certosa. Con noi!

Buona Fòl Fest 2024

@collegnofolfest

 

Il programma potrebbe subire variazioni e/o cancellazioni per cause indipendenti dalla volontà e dalla responsabilità degli organizzatori, per cui si raccomanda di verificare sempre il la programmazione giornaliera aggiornata sul sito e i canali social dedicati alla Fòl Fest, o scrivendoci una mail a collegnofolfest@arciovest.it.